BENVENUTI......

BENVENUTI, SPERIAMO SIATE INTERESSATI ALLA NOSTRA PROPOSTA DI STUDIO SU UN PAESAGGIO

DELL' OLTREPO PAVESE, TERRITORIO IN CUI VIVIAMO .


CON "fai a genestrello" VOGLIAMO "fare" QUALCOSA DI UTILE, PROPONENDO IL NOSTRO PROGETTO AL FAI.

IL NOSTRO PROGETTO

Noi ragazzi della 3^ AG stiamo intraprendendo un progetto che consiste nell'individuare un angolo di paesaggio da valorizzare. La scelta è ricaduta su Genestrello, frazione di Montebello della Battaglia (PV), nell'Oltrepo Pavese. Su questo luogo proponiamo degli interventi, con atti migliorativi per salvaguardarne l'originalità e la bellezza. "FAI A GENESTRELLO" è stato scelto come titolo di questo blog in quanto sta ad indicare la nostra partecipazione con atti concreti sul territorio, infatti vogliamo " fare a Genestrello".



La scelta è ricaduta su questo luogo inizialmente per l'aspetto puramente di bellezza di paesaggio naturale poi, studiando questo angolo dell'Oltrepo, abbiamo scoperto che racchiude numerose testimonianze storiche, cominciando dall'epoca dell' antica romana, al medio evo, al periodo risorgimentale, fino alla seconda guerra mondiale . Le nostre fonti sono state in molte parti documentate, in altre conosciute attraverso testimonianze indirette oppure orali. Tutte queste scoperte ci hanno convinto della scelta che abbiamo fatto per lo scorcio del paesaggio, che nel suo insieme, naturale, storico e ambientale rispecchia quello che per noi è "ilnostropaesaggio".







RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

RAPPRESENTAZIONE  GRAFICA

LA CHIESA

STORIA DELLA CHIESA DI GENESTRELLLO


La Chiesa di Genestrello, dedicata a Nostra Madonna di Loreto, è stata costruita in seguito ad alcuni eventi miracolosi o presunti tali, lì avvenuti.

Nel 1200 il Comune era autonomo, ma la Parrocchia apparteneva a Montebello ed era un feudo della Famiglia dei Lunati.

I residenti a quel tempo erano circa 50 persone, che abitavano in casette coloniche dette “da brazzanti”, dipendenti tutte dal feudatario. Il villaggio era sorto già parecchi secoli prima attorno ad una torre di avvistamento, sempre di proprietà dei Lunati, che serviva per controllare l’importantissima strada “Romera, che esistette fino al 1500.

In basso, confinante con questa strada, ve ne era un’ altra che saliva fino al Palazzo o Castello (così veniva chiamato a quei tempi), ed al suo inizio vi erano due pilastri, dove un pittore aveva dipinto in uno l’immagine della Madonna Lauterana, e nell’altro l’immagine di San Francesco.

Poco tempo dopo, di fronte all’immagine della Vergine e grazie all’abbondante fonte d’acqua che è ancora presente di fronte alla Chiesa, avvennero numerosi eventi miracolosi, tra cui 20 presunte guarigioni: nomi e cognomi e le patologia dei “miracolati” sono conservati nell’Archivio di Stato di Milano.

Successivamente, nel 1608 il Signor Cosimo Lunati fece costruire, congiunto al Palazzo un oratorio, e fece anche costruire una piccola cappella, dove all’interno si trovava il pilastro miracoloso. Ingaggiò così un cappellano detto “mercenario” per potervi celebrare la Messa. Il Signor Lunati acquistò così la proprietà di tutta la Parrocchia e si impegnò a mantenerla.

L’anno seguente decise di ingrandire la cappella, ma fu una decisione troppo affrettata perché la costruzione già mostrava segni di cedimento, dovuti al terreno ricco d’acqua. Infatti, dopo pochissimo tempo la Chiesa aveva già bisogno di riparazioni, così il Signor Lunati richiamò l’ imprenditore e gli commissionò l’edificazione della nuova parte di Chiesa, che era stata prima disegnata da un ingegnere di Pavia, il signor Lobia.

Nel 1627, l’edificio con le sembianze attuali, è stato terminato. Nel 1677 poi l’immagine della Madonna dipinta sul pilastro venne sostituita da una statua in marmo bianco.

Purtroppo la Chiesa subì anche notevoli danni causati dal passaggio di numerosi eserciti, tra cui quello napoleonico.

Durante la 2° guerra mondiale abbiamo avuto una testimonianza per un avvenimento che è successo proprio vicino alla Chiesa. Il Preside della nostra scuola, Prof.Candido Meardi, ha raccolto anni fa il racconto del partigiano Mezzadra che gli ha descritto l’agguato che i tedeschi fecero ai partigiani nei pressi della Chiesa.

La Chiesa per il fatto di essere stata costruita su un terreno ricco d’acqua, ha richiesto negli anni ripetute riparazioni:

• nel 1826 ci fu la restaurazione ordinata dal Marchese Antonio Lunati (ultimo della nobile casata);

• nel 1933 ci fu invece ci fu l’ erezione di un nuovo campanile ordinato dal Parroco;

• infine i più importanti restauri avvennero nel 1950 – 1960, e vennero pagati dall’Ingegner Mazza.



Durante la visita alla Chiesa abbiamo costatato i problemi di degrado dovuti all’umidità che continuano ad esserci, proprio per la presenza della grande quantità d’acqua sotto le fondazioni.


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