BENVENUTI......

BENVENUTI, SPERIAMO SIATE INTERESSATI ALLA NOSTRA PROPOSTA DI STUDIO SU UN PAESAGGIO

DELL' OLTREPO PAVESE, TERRITORIO IN CUI VIVIAMO .


CON "fai a genestrello" VOGLIAMO "fare" QUALCOSA DI UTILE, PROPONENDO IL NOSTRO PROGETTO AL FAI.

IL NOSTRO PROGETTO

Noi ragazzi della 3^ AG stiamo intraprendendo un progetto che consiste nell'individuare un angolo di paesaggio da valorizzare. La scelta è ricaduta su Genestrello, frazione di Montebello della Battaglia (PV), nell'Oltrepo Pavese. Su questo luogo proponiamo degli interventi, con atti migliorativi per salvaguardarne l'originalità e la bellezza. "FAI A GENESTRELLO" è stato scelto come titolo di questo blog in quanto sta ad indicare la nostra partecipazione con atti concreti sul territorio, infatti vogliamo " fare a Genestrello".



La scelta è ricaduta su questo luogo inizialmente per l'aspetto puramente di bellezza di paesaggio naturale poi, studiando questo angolo dell'Oltrepo, abbiamo scoperto che racchiude numerose testimonianze storiche, cominciando dall'epoca dell' antica romana, al medio evo, al periodo risorgimentale, fino alla seconda guerra mondiale . Le nostre fonti sono state in molte parti documentate, in altre conosciute attraverso testimonianze indirette oppure orali. Tutte queste scoperte ci hanno convinto della scelta che abbiamo fatto per lo scorcio del paesaggio, che nel suo insieme, naturale, storico e ambientale rispecchia quello che per noi è "ilnostropaesaggio".







RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

RAPPRESENTAZIONE  GRAFICA

IL CAMPOSANTO

IL CAMPOSANTO DI GENESTRELLO




La promulgazione della Regie Patenti, che imponevano la costruzione dei cimiteri al di fuori dei centri abitati, costrinse il Comune di Montebello ad esaminare la questione nella Parrocchia del Capoluogo e di Genestrello.

Per Montebello fu una scelta molto lunga, che subito si scontrò con il proprietario del terreno scelto, mentre per Genestrello ci fu l’opposizione del Marchese Antonio Lunati. Egli affermava che le disposizioni d’ ordine sanitario dovevano riguardare tutti i contribuenti ed anche lui contribuiva alla costruzione del Camposanto di Montebello. Così, per evitare causa legali il Marchese si dichiarò disposto a concedere gratuitamente un terreno di sua proprietà, denominati “la guardia”, già precedentemente scelto dal Comune.

Dopo anni di controversie l’appalto per la costruzione del Camposanto di Genestrello fu aggiudicato da un impresario del posto.

Il collaudo dell’opera fu effettuato il 2 novembre 1836, e la benedizione ci fu il successivo 30 novembre. Il primo parrocchiano ad essere sepolto fu un neonato, il 13 luglio 1837.

Dalle memorie di Don Maiocchi, parroco di Genestrello ( 1869 – 1957 ) si possono conoscere le usanze dei parrocchiani in occasione dei giorni dei Santi e dei Morti.

Racconta Don Maiocchi che fin dal tempo della marchesa Pallavicino D’Argogna e dei suoi fittavoli d’antica data “ si facevano grandiose e belle funzioni”. Nel pomeriggio del giorno dei Santi si celebrava un solenne Vespro, dove si cantava il “Magnificat”, mentre il rintocco delle campane ricordava i defunti. La Chiesa era gremita di fedeli, intervenivano dal “ Vaglio” , dalla “Cascinetta” e da tutte le case sparse della collina. Il mattino del giorno dei Morti, l”ufficio” iniziava alle cinque e i rintocchi del “Primo” erano alle quattro e trenta! Al termine dell’uffizio, il parroco offriva ai cantori la colazione di zuppa di ceci con salamini. Cominciava poi la questua della meliga ( il mais sgranato). Il pomeriggio il Vespro era alle 14,30 con la predica fatta dal Pulpito. Seguiva la processione al Cimitero, risalendo la strada per Genestrello-alto e scenendo verso il fosso dei Gamberi. Al ritorno in Chiesa si dava la Benedizione e si metteva la meliga raccolta all’incanto .

L’abbandono del Camposanto avvenne poi nel 1936.

Più recentemente “la Signora”, così era chiamata la contessa Peppi Coardi di Carpeneto Mazza, fece costruire un basso muretto perimetrale, con pilastrini e catena , e all’interno del Camposanto venne posta una lapide di granito che ricorda l’inizio e la fine del Cimitero.

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